serpilonga 2007

Pubblicato il 17 Gen 2008


serpilonga 2007 Finalmente ho un pò di immagini ( e di tempo )per poter commentare questa ennesima Serpilonga.Partita nel 1999, questa era l'ottava edizione, essendo saltato l'appuntamento del 2006.
Che la gara sia piena di aspettative, per gli appassionati locali della mountain bike lo dicono i numeri degli iscritti :pur senza un grande battage pubblicitario si sono agevolmente superate le quattrocento presenze.
Soprattutto a Sinnai è salita , e di molto la passione per la Serpilonga. Grazie ai ragazzi dell'ADS Sinnai che ormai da diversi anni curano quest'evento, tutti i dettagli organizzativi sono stati affrontati con cura maniacale.
Senza parlare della preparazione specifica degli atleti di punta, che quest'annoalle gare regionali, hanno di fatto monopolizzato quasi sempre le prime posizioni con prestazioni a valanga .
Mauro Vacca, Alberto Olla, Federico Lecca, Marcello Ghironi, Alessandro Vacca : ecco i nuovi Giaguari della mountain Bike sarda sempre in lotta per le prime posizioni...e poi dietro tutta una torma di giaguarini ancora piccoli ma gia molto competitivi e pronti a mordere e graffiare nelle categorie a loro dedicate.
Personalmente quest'anno non ho iniziato male la stagione agonistica.

Prima gara a marzo e ottimo risultato : vittoria e titolo di campione italiano d'inverno cross country , poi però, causa la " Fregatura " del mio sponsor, o presunto tale, non ho potuto tener fede a quello che era il programma agonistico fatto per quest'anno.
Infatti, Luigino Fiocco, che della Carbon Race(azienda ora a Chiasso ) è il presidente, dopo essersi solennemente impegnato a sostenermi per quella che sarebbe dovuta essere una stagione di rilancio della sua azienda in campo ciclistico, alla fine non ha fatto altro che comportarsi alla vecchia maniera.
Come ai tempi della Aviotech.
Vane promesse e disattese cocenti.
In parole povere mi ha lasciato "! in braghe di tela..."
Comunque, sono giovane..., è tutta esperienza buona per il futuro.
Tornando alle gare, essendo rimasto senza alcun aiuto ho praticamente rinunciato a correre.
Solo per orgoglio ho pensato di prepararmi per andare a fare , a mie spese il campionato europeo Maraton in Austria, nel mese di Agosto.
La trasferta verso Graz , fatta nel periodo di ferragosto, cavalcando aerei, treni e mezzi di fortuna, fra scioperi, bolgia dei trasporti etc, il tutto con la bici smontata dentro uno zaino, è stata quindi la classica scommessa d'azzardo.
Però, come ben si sa, chi non rischia non raschia mai nulla.
Se vuoi sperare di vincere qualcosa devi in primis parteciparvi.
Magari poi , anche se fai sacrifici, ti alleni e ti senti forte la batosta la pigli comunque, e torni a casa con le pive nel sacco.
Ma se non ci provi, sarai sicuramente un perdente.
Per cui tornando a noi, allenamenti estivi, viaggio apocalittico e relative spese alla fine mi hanno trovare al posto giusto al momento giusto, e con una gara praticamente perfetta mi sono vinto un titolo europeo Maraton, che da solo è valso a salvarmi la stagione agonistica.
A settembre ho continuato ad allenarmi per partecipare al campionato italiano maraton.Ad edolo però la fortuna ha girato : rottura del cambio poco dopo la partenza e fine dei sogni di gloria.
Mica finisce sempre bene...
Molti week kend li ho impegnti a partecipare alle riprese del film Panas di cui in alcune scene faccio la parte di un Carabiniere di fine ottocento.
Arrivati al mese clou della Serpilonga ( ottobre )la febbre per questa gara ha comincito a farsi sentire nell'aria.
Non fatta nel 2006, ora tutti avevano voglia di ricimentarsi in questa corsa verso il monte Serpeddi.Soprattutto tanti nuovi talenti emergenti in queste ultime stagioni di gare fuoristrada in Sardegna.
In primis i corridori locali : i così detti "Giaguari" di Sinnai...
Non avendo partecipato alle gare regionali di quest'anno, è dai giornali o dalle cronache raccontate che apprendo cose mirabolanti.
Pare che ora il livello generale dei bikers sardi sia salito moltissimo.
Ogni corsa sembra essere uno scontro fra Titani del pedale.
Sarà, però intanto per un verso o per l'altro quello che finisce poi per vincere sempre è il solito Maurizio Cherchi,
Senza contare che le poche e rare volte che Samuele Pisu fa la grazia di partecipare a un regionale allora cala la notte per tutti i sognatori di gloria.
Siccome alla Serpilonga non voglio mancare e di andare a corto di fiato proprio non mi va, decido ad Ottobre , mese fatidico, di aumentare un pò con l'uso del velocipede,cioè decido di allenarmi per trovare i giusti ritmi.
Prendo quindi a salire a giorni alterni per i tornanti che vanno a Serpeddi ma gambe e cuore, pur non in cattive condizioni, son ben lungi da essere considerati al top.
Per star dietro ai rampanti Bikers dell'ultima ora ci vuole ben altro.
Partecipo così alle due ultime gare regionali di cross country. Lo scopo è riuscire ad aumentare i ritmi, e per farlo solo con le gare puoi migliorare.
Purtroppo per me, essendo master , partire non davanti con i più forti, ma da dietro in ritardo e facendo pure un giro in meno, queste due prove sono servite poco perchè non ho potuto saggiare ed aumentare la mia competitività nei confronti dei " Giaguari " e company...
Tempi alla mano comunque per salire verso Serpeddi sono a un buon punto, sempre meno di un ora per arrivare alle fatidiche antenne, ma mi sa che stavolta l'ascesa non sarà una passeggiata solitaria.
Infatti per l'occasione è stato scomodato nientedimeno che Yader Zoli. Il campione italiano, forse il nostro futuro rappresentante alle olimpiadi di Pechino è stato infatti invitato dai sagaci organizzatori Sinniesi (sic!)ed è così quindi che ci ritroviamo con la nostra la maglia tricolore ai nastri di partenza di questa novella Serpilonga .
Ovviamente in linea anche tutto il meglio del pedale isolano off road con dietro a seguire ed arrancare la variopinta moltitudine di cicloamatori ed affini.
In questa eterogenea categoria trovi dal biker esperto ed allenato al vero e proprio temerario delle due ruote che, senza mezzi e preparazione è comunque tenacemente puntato al bersaglio grosso :finire tutto il giro della Serpilonga, possibilmente anche in tempo per mangiare qualcosa di ciò che mette a disposizione l'organizzazione all'arrivo, fossero pure solo gli avanzi...
Con un ritardo di quasi mezzora , alleviato per fortuna da un sole quasi estivo finalmente si parte : si ripete l'assalto a monte Serpeddi.
L'inizio è il solito , primi km in asfalto tutti insieme senza grossi sforzi, si chiacchera e si scherza pure fra di noi.
Poi , all'inizio della prima vera salita in sterrato si accendono le polveri : da questo momento ognuno per se e sudore per tutti...
Tengo un rapporto abbastanza lungo ed inizio a forzare. Dopo poche centinaia di metri ho l'impressione che vada a finire al solito modo, vedo il gruppo diventare ombre alle mie spalle, assottigliarsi sempre più fino a non sentire alcun rumore tranne quello della catena e delle mie ruote che superano sassi e terriccio smosso.
A un tornante con la coda dell'occhio intravedo un gruppetto abbastanza defilato alle mie spalle, penso sia il momento di allungare ancora, per cercare di far desistere all'inseguimento i più motivati.
ma non c'è nulla da fare . Ho scordato di Yader Zoli. Questi con relativa semplicità in breve si fa sotto, per rallentare poi, i giaguari dietro prendono coraggio e gli stanno dietro , il riferimento è di tutto spessore. Alla fine, persa la possibilità di una fuga decisiva ci si ritrova su per i tornanti in nutrita compagnia, Oltre al sottoscritto e Zoli, anche Mauro Vacca e Alberto Olla.
Ben decisi a non mollare l'osso.
Sulle prime sembra che ha parte zoli che non fa che " giocare ", gli altri si stiano staccando. Però Mauro Vacca, a ruota di Zoli si rifà sotto e quando questi decide finalmente di salir al suo passo sparendo veloce dietro un tornante,ovviamente me lo ritrovo dietro decisissimo a non mollarmi. La salita prosegue e la corsa per me assume una tipologia scomoda.
Non riesco ad allungare come d'abitudine per cui dopo un pò rallento e faccio andare avanti Mauro standogli quindi ora io a ruota. Tanto vale che tiri lui ed infatti è tutto molto più semplice e meno faticoso ma è palese che non sto salendo al passo cui ero abituato.
Yader Zoli intanto è sparito.
Nei tratti finali per arrivare a Serpeddì, in una discesa breve ma molto accidentata mi salta via la catena che si attorciglia nelle corone. Devo fermarmi a risistemarla e lo strappo successivo lo devo fare a piedi. Mauro Vacca allunga e lo vedo andar via lungo lo sterrato . Un centinaio di metri e, svalicato il punto più alto della gara si butterà a capofitto in discesa. E vallo a riprendere ora...
In questi momenti per me critici si fa sotto anche un altro grosso giaguaro di Sinnai: Alberto Olla.
Mi passa in discesa ma non è che vada lontanissimo .
Lo intravedo quando inizia la sucessiva serie di salite di Genn'e Funtana e allo strappo finale di Tronu li vedo entrambi: Vacca nella parte finale ad alcune centinaia di metri e Olla ormai vicinissimo tant'è che a meta dello strappo finale lo riprendo e lo passo.
Di Zoli invece nessuna traccia.
Ora c'è da tuffarsi nella brutta discesa che porta a Pruna. Di tutto il percorso questo è sicuramente il tratto più infido : fra canali sconnessi e sassi sparsi ovunque bucare o cadere è roba di un attimo. Alberto mi ripassa lanciandosi a rotta di collo. Anche Mauro Vacca deve essersi scordato dei freni perchè sparisce definitivamente. Fossi matto a starli dietro, con la mia forcella rigida in un terreno così rischierei molto più di loro. Passano poche centinaia di metri ed infatti ecco fermo Alberto Olla con le ruote floscie : per lui sarà un mesto ritiro.
Quando mi ritrovo sulla sterrata principale che scende in paese senza vedere nessuno capisco che è inutile stare a tirare ulteriormente. Ormai Yader Zoli chissà dove sarà, ed anche Vacca avrà un distacco non ricucibile. e poi penso, arrivare secondi o terzi non è che la cosa cambi molto. Per cui mi metto l'anima in pace. Mi ritrovo in mezzo a diversi bikers che, avendo sbagliato strada si trovano ora davanti. Discutiamo della cosa mentre pedaliamo e vedo palese il loro sconforto quando capiscono d'aver sbagliato ad un bivio nella parte alta del percorso.
Quello che non so è che anche Yader Zoli ha clamorosamente sbagliato un bivio quando procedeva solitario nel sentiero di Pruna. Per chissà quale motivo ha male interpretato le indicazioni ed è andato ad infilarsi in un incerto tratturo dentro un ginepraio, roba da rimaner catturati da una delle numerose trappole per cinghiali li disposte dai bracconieri. Meno male che è riuscito poi a tornar indietro. Grande è stata quindi la sorpresa di Mauro Vacca quando questi ha tagliato il traguardo da vincitore a Sinnai: in cuor suo sapeva di essere secondo. Come daltronde anch'io mi sapevo terzo e come tale procedevo calmo e senza impegnarmi ulteriormente nei tratti finali di gara. All'improvviso mi arriva da dietro Yader Zoli che mi precederà quindi all'arrivo di una manciata di secondi.
Che finale strano!!!
E va bene, la batosta quest'anno me la sono presa.
Per fortuna ci sarà un altra Serpilonga !!!


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